Sospensione AstraZeneca, gli effetti sulla campagna di vaccinazione. L’Europa deve combattere la paura e la sfiducia.
La sospensione di AstraZeneca potrebbe avere effetti duri sulla campagna di vaccinazione, a prescindere dal verdetto che dell’Ema, che entro il 18 marzo si esprimerà nuovamente sulla sicurezza del vaccino, fermato a scopo precauzionale in diversi Paesi europei.
La sensazione è che si sia rotto il rapporto di fiducia. A prescindere dal fatto se sia o meno giustificata o fondata, tra le persone c’è un clima di incertezza, insicurezza e paura. Molti si dicono pronti a offrire il braccio ad AstraZeneca, molti non sono intenzionati a vaccinarsi.
La sospensione a scopo precauzionale
Siamo in una fase delicata e critica della campagna di vaccinazione. Era noto a tutti che eventi avversi sarebbero stati registrati. Come sempre accade in una campagna di vaccinazione di massa.
Ma attenzione. Per eventi avversi gravi intendiamo ad esempio decessi che seguono temporalmente la somministrazione del vaccino. Anche se non ci sono prove del legame tra il vaccino e il decesso, questi eventi vanno segnalati, presi in considerazione ed analizzati. Per trasparenza, correttezza e sicurezza. Ora siamo proprio in questa situazione. Alle autorità sanitarie di vigilanza sono stati segnalati diversi eventi avversi anche gravi e per questo motivo, a scopo precauzionale, diversi Paesi hanno deciso di sospendere la somministrazione del vaccino AstraZeneca. Molti Paesi ma non la Gran Bretagna, che ha somministrato AstraZeneca a milioni di persone senza registrare eventi avversi gravi rilevanti.
Sospensione AstraZeneca, gli effetti sulla campagna di vaccinazione
Il dato di fatto è che la sospensione della somministrazione del vaccino AstraZeneca e il senso di insicurezza potrebbe rallentare in maniera considerevole la campagna di vaccinazione.
Il governo italiano ha da poco presentato il nuovo piano vaccini promettendo una netta accelerazione rispetto al passato. Ma la netta accelerazione passa proprio per la somministrazione di AstraZeneca. Un ritardo di pochi giorni complicherebbe i piani ma rappresenterebbe un ostacolo facile da superare, tutto sommato. Se invece l’Ema dovesse confermare lo stop in attesa di nuovi dati allora i problemi diventerebbero rilevanti.
Ma non è tutto. Se anche l’Ema dovesse dare il via libera alla somministrazione del vaccino, la campagna di vaccinazione dovrebbe fare i conti con il clima di sfiducia che circonda AstraZeneca. Il rischio concreto è che molte persone possano decidere di non vaccinarsi. A quel punto l’obiettivo del governo (vaccinare l’80% della popolazione entro la fine del mese di settembre) sarebbe quasi impossibile da raggiungere.
I nuovi vaccini
Una speranza è rappresentata dai nuovi vaccini. Nell’immediato l’Europa potrebbe decidere di accelerare sulla distribuzione del vaccino monodose Johnson & Johnson e potrebbe rompere gli indugi su Sputnik, il vaccino russo sul quale aleggia un certo scetticismo da parte delle autorità sanitarie europee.